Casi studio

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    Caso studio – Palladio Trading

    RIASSUNTO

    L’azienda Palladio Trading ha deciso di ristrutturare l’attico di questo edificio, in modo da renderlo più moderno e dargli un tocco di innovazione

    Siamo stati contattati per l’esecuzione di finitura e posa in opera dei serramenti esterni dell’attico.

    Ecco come abbiamo realizzato l’opera per Palladio Trading, modernizzando la struttura e dandole un aspetto alquanto innovativo.

    LA SFIDA

    Il cliente ci ha fornito dei disegni esecutivi per la creazione dei serramenti, che sono stati accuratamente analizzati per selezionare le soluzioni migliori per la realizzazione di questo progetto.

    Quest’opera ha richiesto un discreto impegno per lo sviluppo dei particolari costruttivi. Nello specifico le grandi dimensioni dei serramenti, con annesse problematiche legate al trasporto e al montaggio.

    Obiettivo: modernizzare l’attico, fondendo funzionalità e praticità.

    Come realizzare il lavoro perfetto, soddisfando questi requisiti?

    SOLUZIONE

    Assieme all’Ingegnere Riccardo Ponti sono state studiate delle soluzioni di giunzione dei profili in cantiere, in modo da evitare che si formassero ponti termici e punti di infiltrazione d’acqua.

    Abbiamo optato per soluzioni innovative per l’esecuzione di ante scorrevoli a scomparsa interno muro. Nonostante le grandi dimensioni e il notevole peso di queste ultime abbiamo potuto creare delle soglie di scorrimento a filo pavimento con scarichi dell’acqua predisposti a scomparsa.

    RISULTATO

    L’azienda Palladio Trading si è complimentata con noi per la brillante riuscita del progetto, che ha soddisfatto tutte le aspettative, integrandosi perfettamente con lo stile scelto dagli arredatori.

    Inoltre è stata più volte sottolineata la velocità con cui sono stati eseguiti i lavori, assieme all’assenza di qualunque disguido o intralcio ai lavori.

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    Caso studio – Palladio Trading

    RIASSUNTO

    L’azienda Palladio Trading voleva recuperare dei vecchi locali in disuso e trasformarli in una nuova sede.

    Siamo stati contattati per l’esecuzione di finitura e posa in opera della struttura frontale dell’edificio e di due porte di emergenza.

    Ecco come abbiamo realizzato l’opera per Palladio Trading, dando un tocco moderno a una struttura antiquata e in disuso.

    LA SFIDA

    Il progetto richiedeva un notevole impegno di rilievo strutturale di un vecchio fabbricato che andava completamente riqualificato.

    L’obiettivo del lavoro era duplice: funzionale ed estetico. La nuova struttura doveva infatti apparire moderna ed essere altamente efficiente.

    Come realizzare il lavoro perfetto, soddisfando questi requisiti?

    SOLUZIONE

    Dopo aver fatto tutti i dovuti rilievi strutturali abbiamo inserito la nuova struttura metallica costruita con tubolari di ferro interni e alloggiamenti dei vetri aventi pressori esterni.

    Tutto il materiale che abbiamo utilizzato è stato successivamente zincato a freddo e verniciato a polveri epossidiche essiccate a forno.

    La scelta di utilizzare profili in acciaio ci ha permesso di ridurre notevolmente la sezione dei profili, dando origine a una struttura leggera che si integra perfettamente con l’architettura dello stabile.

    RISULTATO

    Il lavoro ha pienamento soddisfatto le aspettative del cliente, permettendogli di recuperare i locali in disuso e trasformarli con una luminosissima vetrata frontale.

    In più occasioni si è complimentato con noi, elogiando l’eleganza e la semplicità della struttura che abbiamo creato.

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    Caso studio – Comune di Vicenza

    RIASSUNTO

    Dopo aver effettuato lavori di riqualificazione nelle scuole Barolini e Maffei, il Comune di Vicenza ha deciso di effettuare i lavori anche alla scuola primaria Lino Zecchetto.

    Il nostro ruolo riguarda proprio la messa a norma degli infissi della scuola, sia dal punto di vista della trasmittanza termica sia per quanto riguarda la sicurezza. I vecchi infissi, infatti, erano in cattivo stato e causavano una grande dispersione termica.

    Ecco come abbiamo realizzato l’opera per il Comune di Vicenza, consentendo alla struttura scolastica di ottenere un notevole risparmio energetico.

    LA SFIDA

    Il progetto prevedeva la demolizione dei vecchi infissi in ferro esistenti e delle tapparelle esterne, con successiva installazione di nuovi serramenti in alluminio a taglio termico.

    Obiettivo fondamentale del lavoro era eseguire il tutto durante le vacanze natalizie in modo da non creare disagi agli studenti e far loro trovare tutto pronto al rientro dalle vacanze.

    Come realizzare il lavoro perfetto, soddisfando questi requisiti?

    SOLUZIONE

    Viste le esigenze del Comune di Vicenza abbiamo optato per dei profili Schüco a taglio termico serie AWS65, utilizzando particolari accorgimenti visto il tipo di utilizzatore finale.

    Per questo motivo non abbiamo usato apparecchiature ad anta/ribalta normali, ma ante con apertura a vasistas e anta ribalta con blocco di sicurezza “chiusura con chiave”.

    Le camere interne a gas inerte hanno poi ulteriormente garantito un alto isolamento termico degli ambienti.

    Infine sono state ricoperte le parti in cemento, che creavano dei ponti termici molto importanti, con dei pannelli isolanti da 80 mm rivestiti con lamiera dello stesso colore dei serramenti (per un effetto ottico molto gradevole).

    RISULTATO

    Tutto il lavoro è stato eseguito in appena 12 giorni, in tempo utile per la ripresa delle lezioni e ha soddisfatto al 100% le aspettative.

    L’assessore all’istruzione Cristina Tolio ha voluto vedere di persona il risultato dei lavori e si è così espressa:

    “Da sempre questa è una scuola fredda: pur avendo sostituito la caldaia, la temperatura nelle aule non era migliorata. I lavori sono stati eseguiti dall’azienda Peronato Renato Srl in tempi record durante le vacanze di Natale: ringrazio la ditta che ha sostituito gli infissi senza alcun disguido”.

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    Caso studio – ULSS 8

    RIASSUNTO

    ULSS 8 è un’azienda sanitaria locale della Regione Veneto che vanta oltre 6.000 dipendenti e 6 ospedali. Il suo obiettivo primario è di migliorare la qualità dei servizi erogati ai cittadini per poter soddisfare bisogni sempre più complessi.

    Si basa su solidi valori umani, quali solidarietà e trasparenza e investe molto nella formazione del personale e nel potenziamento delle sue strutture.

    Siamo stati contattati dall’azienda per la realizzazione di una nuova tettoia in ferro per l’ingresso del pronto soccorso dell’ospedale di Noventa Vicentina.

    Ecco come abbiamo realizzato l’opera per ULSS8, dando un tocco di modernità alla struttura datata.

    LA SFIDA

    La difficoltà di questo lavoro riguardava la messa in opera della trave, operazione tutt’altro che semplice sotto diversi aspetti.

    Obiettivo: creazione di una tettoia moderna che andasse a valorizzare l’ingresso dell’ospedale, unendo estetica e funzionalità.

    Come realizzare il lavoro perfetto, soddisfando questi requisiti?

    SOLUZIONE

    Il progetto redatto dall’ingegnere Trentin prevedeva la messa in opera di due travi IPE 330 parallele alla muratura dell’edificio (28 metri di lunghezza), poggianti solamente in due punti e unita da una struttura in arcarecci molto leggera.

    Per superare la difficoltà della messa in opera della trave l’abbiamo assemblata a terra in tre tronconi, per poi metterla in opera con l’ausilio di una gru a braccio.

    Tutte le strutture metalliche utilizzate sono state marcate CE secondo la norma in vigore EN 1090.

    RISULTATO

    Il risultato finale è stato molto apprezzato dal cliente, poiché siamo riusciti a dare un tocco di modernità ad una struttura ormai superata come quella dell’ospedale di Noventa.

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    Caso studio – Hotel Trettenero

    RIASSUNTO

    L’Hotel Trettenero è situato nel paese di Recoaro, noto per le sue terme scoperte nel 1689 dal Conte Lelio Piovene. È una struttura tornata agli antichi splendori grazie a un minuzioso restauro.

    Siamo stati contattati dall’Hotel per la creazione dei serramenti esterni nella parte nuova della struttura.

    Ecco come abbiamo realizzato l’opera per l’Hotel Trettenero, soddisfando pienamente le aspettative del cliente, con un risultato dall’alto impatto visivo.

    LA SFIDA

    Il progetto prevedeva l’installazione di serramenti in alluminio a taglio termico.

    Obiettivo fondamentale: rispettare le caratteristiche architettoniche della nuova sezione dell’Hotel.

    Come realizzare l’opera perfetta, soddisfando questi requisiti?

    SOLUZIONE

    Per questo progetto abbiamo scelto di utilizzare sistemi Schüco.

    Dopo un’attenta analisi abbiamo selezionato le seguenti tipologie di profili:

    1. AWS75: per le finestre.
    2. ADS75: per l’esecuzione delle porte installate su vie di esodo, marcate EN 14351-1:2006+A2:2016 (SAC1).
    3. FWS50 e FWS60 CW: per i serramenti della zona d’ingresso al piano terra e per la zona benessere.

    In particolare l’utilizzo del profilo FWS60 CW ci ha permesso di creare delle aperture ad anta ribalta nascoste all’interno dei profili di facciata, per un impatto visivo più pulito ed elegante.

    Per quanto riguarda, invece, le specchiature delle vetrate sono state create delle finte inglesine, seguendo il disegno del progettista.

    RISULTATO

    L’opera eseguita ha soddisfatto al 100% le aspettativa del progettista e del committente, che si sono complimentati per il notevole risultato a livello architettonico, visivo e funzionale.

    Durante un webinar tenuto da dall’azienda Schüco l’architetto DDLL Roberto Besco ha sottolineato più volte l’alta qualità delle lavorazioni e dell’opera finale, sia dal punto di vista tecnico, sia architettonico.

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    Caso studio – Consorzio Artea

    RIASSUNTO

    Il Consorzio Artea nasce nel 2003, quando dieci imprese vicentine decidono di aggregarsi per sfruttare tutti i vantaggi economici della rete. Si pone come punto di riferimento nel territorio per il settore edile ed affine.

    Siamo stati contattati dal Consorzio per la creazione dei serramenti esterni della nuova palestra della scuola media di Caltrano.

    Ecco come abbiamo realizzato l’opera per il Consorzio Artea, trasformando una struttura fredda e poco attraente in un’estetica armoniosa dal grande impatto visivo.

    LA SFIDA

    Il lavoro richiedeva l’esecuzione di serramenti in alluminio a chiusura della parte perimetrale della nuova palestra della scuola.

    Era inoltre necessario rivestire le superfici esterne in cemento nelle zone di raccordo della facciata principale e dei serramenti.

    Obiettivo essenziale era la riqualificazione della struttura sia dal punto di vista estetico che qualitativo (materiali, tenuta termica, luminosità dell’ambiente).

    Come realizzare il lavoro perfetto, soddisfando questi requisiti?

    SOLUZIONE

    Per la realizzazione di questo progetto abbiamo scelto di installare serramenti in alluminio a taglio termico, utilizzando profilati Schueco.

    Abbiamo accuratamente selezionato le seguenti tipologie di profili:

    1. AWS65: per le finestre dello spogliatoio e della palestra.
    2. ADS65: per l’esecuzione di tutte le porte installate su vie di esodo marcate in EN 14351-1:2006+A2:2016 (SAC1).
    3. FWS50: per la facciata della palestra, del tunnel e del centro congressi al piano superiore.

    Per completare l’opera abbiamo fornito una serie di strutture in ferro per la copertura della struttura, nello specifico controventatura frangisole e tettoia/parapetto.

    Inoltre tutte le strutture metalliche sono state marcate CE secondo la normativa EN 1090.

    RISULTATO

    L’opera eseguita ha soddisfatto pienamente le esigenze del Consorzio Artea, trasformando le vecchia struttura “fredda” (prefabbricato) in un’armoniosa unione di serramenti in alluminio e strutture in ferro.

    La lettera del Consorzio Artea del 21/04/2020 conferma il notevole risultato dell’opera:

    “Nel 2017, ho conosciuto la ditta Peronato Renato Srl tramite un geometra con cui collaboravo da tempo, perché dovevo valutare la partecipazione ad un grosso lavoro per il Comune di Cogollo del Cengio riguardante la costruzione della nuova palestra dell’Istituto Comprensivo Don Carlo Frigo. A seguito dell’iscrizione della stessa al Consorzio Artea, abbiamo partecipato con loro per la fornitura di serramenti in alluminio e opere in ferro, sulla base del preventivo fornito, per la realizzazione delle opere di cui necessitavo.

    Essendo risultati aggiudicatari della gara, la ditta Peronato Renato Srl ha anche eseguito elaborati grafici esecutivi sia della parte serramentistica che di quella strutturale.

    Come referenze per l’azienda credo basti segnalare questo lavoro, molto impegnativo non solo per la complessità dell’opera, ma anche per l’organizzazione e la tempistica richiesta.

    Ringrazio pertanto la ditta Peronato Renato Srl per la collaborazione.”

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    Caso studio – Acque del Chiampo S.p.A.

    RIASSUNTO

    Acque del Chiampo S.p.A. è una società di gestione dei servizi di acquedotto, fognature, depurazione e smaltimento fanghi, con oltre 40 anni di esperienza alle spalle.

    La sua missione è fornire ai cittadini servizi di valore nel pieno rispetto dell’ambiente e per ottenere questo risultato è indispensabile che gli spazi lavorativi siano molto efficienti e creino partecipazione tra le persone che vi lavorano.

    In linea con questi principi l’azienda si è rivolta a noi per la creazione di una sala riunioni che valorizzasse lo spazio architettonico esistente e non isolasse le persone.

    Ecco come abbiamo soddisfatto pienamente le aspettative di Acque del Chiampo S.p.A., aggiungendo un tocco di eleganza e arte.

    LA SFIDA

    Per la sede di Arzignano, Acque del Chiampo S.p.A. aveva bisogno di una nuova sala riunioni al piano terra, che valorizzasse al meglio lo spazio architettonico esistente, favorendo una maggiore partecipazione delle persone che vi lavoravano all’interno.

    La configurazione del piano terra della palazzina, destinata all’uso direzionale, vantava uno spazio molto vasto e luminoso, realizzato attraverso una composizione architettonica dalle linee pulite e con un uso proporzionato dei materiali.

    In posizione centrale spiccava la grande scala di salita al piano superiore, definita con il colore nero che indubbiamente rappresentava un punto focale di importanza nella lettura del vasto ingresso.

    Come tradurre al meglio tutti questi elementi in una sala riunioni ideale?

    INTUIZIONI

    Il nostro pensiero è stato di realizzare un luogo ”trasparente” che si andasse a collocare all’interno dell’ampio spazio, mediante l’utilizzo di linee architettoniche armoniose.

    Abbiamo deciso di sostenere il tetto e i relativi impianti presenti con delle colonne interne alla struttura, in modo da poter eseguire tutto il perimetro della struttura stessa in materiale trasparente.

    SOLUZIONE

    Abbiamo realizzato una struttura formata da pareti vetrate in doppia lastra su serramentistica di profili d’alluminio dalla sezione ribassata.

    L’assemblaggio è stato svolto a secco in opera, con colonnine tubolari dal diametro contenuto e profili perimetrali di copertura laminati a caldo, zincati e verniciati.

    La copertura, invece, è stata ordita con arcarecci in acciaio e pannelli rigidi di chiusura, finitura in lamiera metallica verniciata e spessori contenuti.

    All’interno dei controsoffitti in cartongesso è stata poi ospitata la rete impiantistica, gli apparati e i collegamenti tecnologici.

    Punto focale del progetto è stato l’assenza di spigoli interni ed esterni della nuova struttura, ottenuto con l’utilizzo di tubolari a sezione rotonda e lastre vetrate curve, abbinate alla calandratura dei profili metallici.

    RISULTATO

    L’opera ha soddisfatto le esigenze progettuali di Acque del Chiampo S.p.A., sia per quanto riguarda la natura architettonica sia per quella strutturale/statica.

    A conclusione del lavoro, avvenuta nel mese di Giugno 2019, la Direzione Lavori ha redatto il Certificato di Regolare Esecuzione e la Committenza ha attestato che il lavoro svolto ha soddisfano pienamente quelle che erano le aspettative per la creazione di una sala riunioni che, oltre a servire per incontri di lavoro, doveva aggiungere una nota di eleganza alla struttura esistente.

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    Caso studio – Bioteck S.p.A.

    RIASSUNTO

    Dal 1995 Bioteck S.p.A. produce dispositivi medici innovativi , con lo scopo di creare applicazioni chirurgiche di altissima tecnologia, semplificando il lavoro dei medici e migliorando la vita dei pazienti.

    L’azienda ci ha contattati per la creazione di una scala in ferro che collegasse l’atrio d’ingresso con la zona degli uffici dirigenziali (Riva presso Chieri, Torino).

    Ecco come abbiamo realizzato l’opera per Bioteck S.p.A., generando valore aggiunto alla loro sede e potenziando la loro immagine di azienda innovativa.

    LA SFIDA

    Il cliente, nostro storico cliente operante nel settore delle stampaggio di circuiti e schede elettriche, ci ha presentato il progetto assieme all’architetto Mateazzi.

    La richiesta riguardava la creazione di una scala molto importante per il Centro Polifunzionale di Produzione, Ricerca e Sviluppo, fornendoci però solo delle idee di massima.

    La struttura, oltre che per il suo aspetto funzionale, aveva come obiettivo il potenziamento dell’immagine dell’azienda e doveva sposarsi con il suo aspetto innovativo e tecnologico all’avanguardia.

    Come realizzare il lavoro perfetto, soddisfando questi requisiti?

    INTUIZIONI

    Questo lavoro ha sicuramente messo a dura prova le capacità tecniche della nostra azienda, specialmente viste le poche indicazioni che ci sono state fornite in partenza.

    Tuttavia, questo aspetto non ci ha impedito di elaborare un primo progetto, mostrando delle fotografie che mostravano la struttura in uno stadio ancora grezzo.

    In seguito a uno studio svolto assieme al cliente, è stata approvata la tipologia di struttura da realizzare.

    SOLUZIONE

    Abbiamo proceduto con i rilievi e la stesura del progetto costruttivo, avallato nei calcoli da uno studio di ingegneria del posto.

    La struttura da costruire è stata divisa in tre tronchi: una prima parte di partenza da terra, una seconda parte centrale agganciata a una struttura muraria esistente e una terza parte finale di sbarco al piano superiore.

    La prima e l’ultima parte sono state eseguite con un incastro alle due estremità di un tubolare 80×350 con spessore 10 mm, calandrato in modo ellittico e in andamento al dislivello da seguire.

    I parapetti, invece, sono stati eseguiti con delle lastre anticaduta in vetro.

    L’opera è stata costruita nella nostra sede e trasportata successivamente presso il cantiere, per poi essere assemblata sul posto.

    È stato inoltre predisposto un passaggio d’acqua sotto il pianerottolo centrale, che alimenta la fontana sottostante.

    Viste le importanti sezioni dei profilati si è deciso di ostruire i tubolari calandrando una serie di piatti, che sono stati poi rinforzati e uniti tramite saldatura.

    A opera compiuta sono state eseguite, con esito positivo, delle operazioni di collaudo con prove di carico.

    RISULTATO

    L’opera ha soddisfatto pienamente le esigenze di Bioteck S.p.A., dando valore aggiunto alla sua sede.(Riva presso Chieri, Torino).

    Il grande successo è dimostrato dal fatto che l’azienda ha inserito l’immagine dell’opera all’interno della pagina di presentazione del sito web.

    Di seguito la testimonianza dell’architetto Virginio Matteazzi, che ha sottolineato come il nostro lavoro sia stato svolto con grande passione e accuratezza:

    “Lungo sarebbe l’elenco di quanto realizzato per i clienti del mio studio dalla ditta Peronato Renato S.r.l., tutte opere eseguite con passione ed accuratezza, peculiarità proprie di un’impresa artigianale di vecchio stampo.

    Ne citerò una soltanto: una scala costruita per un’azienda di prodotti medico-sanitari ubicata nell’hinterland torinese. Questa scala, di riconosciuto pregio architettonico e di notevole impatto scenografico, è stata progettata per collegare l’ingresso-hall con il piano superiore degli uffici direzionali e di rappresentanza con l’intento di dare prestigio e lustro all’immagine dell’azienda.

    Come referenze per questa azienda credo basti segnalare questo lavoro, altamente impegnativo non solo per la complessità dell’opera, ma per l’organizzazione e la tempistica richieste, essendosi dovuto assemblare i vari componenti, costruiti in officina, in un cantiere distante alcune centinaia di chilometri.”

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    Caso studio – ULSS 8

    RIASSUNTO

    ULSS 8 è un’azienda sanitaria locale della Regione Veneto che vanta oltre 6.000 dipendenti e 6 ospedali. Il suo obiettivo primario è di migliorare la qualità dei servizi erogati ai cittadini per poter soddisfare bisogni sempre più complessi.

    Si basa su solidi valori umani, quali solidarietà e trasparenza e, investe molto nella formazione del personale e nel potenziamento delle sue strutture.

    A tale fine si è rivolta a noi per potenziare il reparto di dermatologia dell’ospedale in via Rodolfi (Vicenza) con nuove pareti divisorie per i locali di Fototerapia.

    Ecco come abbiamo realizzato l’opera per ULSS 8, unendo funzionalità ed eleganza.

    LA SFIDA

    Per l’ospedale di via Rodolfi (Vicenza) la richiesta ci è pervenuta dall’ingegnere Nardella, capo dell’ufficio tecnico.

    Dovevamo realizzare pareti divisorie rivestite sul lato esterno con lastre in policarbonato. Le diverse divisioni dovevano creare 3 spogliatoi e 3 spazi di per i macchinari di cura.

    L’opera non doveva avere il solo scopo funzionale, ma anche quello di dare alle persone (costrette a frequentare i freddi locali del reparto ospedaliero) un senso di benessere e di cura dei particolari, al fine di trasmettere una sensazione di importanza e tranquillità.

    Come realizzare il lavoro perfetto, unendo funzionalità ed eleganza per comunicare queste sensazioni?

    INTUIZIONI

    Questo progetto ha sicuramente messo a dura prova le capacità tecniche della nostra azienda, ma questo non ci ha impedito di analizzare al meglio i disegni consegnati dal cliente per poter creare una prima bozza.

    Dopo averla valutata e discussa con il cliente, sono state apportate le dovute modifiche e si è passati al progetto esecutivo.

    SOLUZIONE

    Per la realizzazione di questo progetto abbiamo deciso che le pareti autoportanti dovessero seguire una forma circolare.

    Abbiamo quindi tagliato con il laser le sagome seguendo i disegni esecutivi, in modo da rispettare questo andamento circolare, che secondo noi era in grado di comunicare alle persone tutte quelle sensazioni richieste dal cliente.

    Le lamiere di rivestimento sono state preparate con tutte le lavorazioni necessarie per il fissaggio delle lastre in policarbonato e per i punti di incernieramento ante porte.

    Prima di procedere con il montaggio della struttura è stata eseguita una verniciatura a polveri epossidiche essiccate a forno su tutto il materiale.

    RISULTATO

    L’opera ha soddisfatto le esigenze di ULSS 8, migliorando i locali di Fototerapia del reparto di Dermatologia del loro ospedale (via Rodolfi, Vicenza).

    Grazie al nostro lavoro le persone che saranno costrette a frequentare questo reparto ospedaliero non troveranno più ambienti freddi e potenzialmente poco incentivanti, ma saranno accolti in spazi che trasmettono calore e benessere, qualità fondamentali per migliorare l’approccio psicologico delle persone.

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    Caso studio – Antonio Sperotto

    RIASSUNTO

    Questo progetto è stato realizzato per un cliente privato, Antonio Sperotto.

    Siamo stati contattati dal suo architetto, Giovanni Fattori, per l’esecuzione di nuovi serramenti per l’abitazione privata del cliente. 

    Ecco come abbiamo realizzato l’opera per Antonio Sperotto, aggiungendo un tocco d’arte alla funzionalità dei serramenti.

    LA SFIDA

    Il lavoro richiedeva la chiusura di una zona ex sottoportico per la creazione di un’area open space.

    La richiesta avanzata dall’architetto riguardava la creazione di un sistema di serramenti con apertura anche scorrevole, che creasse un’ottima comunicazione tra ambiente esterno e ambiente interno.

    Come realizzare il lavoro perfetto, soddisfando questi requisiti?

    SOLUZIONE

    Per la realizzazione di questo progetto si è deciso di utilizzare dei profili della SECCO, serie EBE 85, con dei vetri a doppia camera, dove sono state ricavate delle inglesine orizzontali.

    Riguardo l’apertura scorrevole, il binario di scorrimento è stato incassato sul pacchetto del pavimento, predisponendo prima un apposito sistema di drenaggio.

    RISULTATO

    L’opera ha soddisfatto pienamente le esigenze del nostro cliente e dell’architetto Giovanni Fattori, che ci ha dato un giudizio di 9 su 10, lasciando la seguente recensione:

    “Il mio giudizio per il tuo lavoro è pari a 9, hai una struttura in grado di eseguire qualsiasi lavorazione, anche sui serramenti in acciaio che non sono facili da realizzare”.

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